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POLITICA

politica

Della politica si può dare la definizione: l’arte del governo dello Stato, difatti il termine deriva dal greco polis ovvero città. Pertanto essa possiede una nobiltà sconfinata ma, come è noto, c’è chi raramente la esercita bene, con tatto, con lealtà e dedizione per la propria gente, con l’equilibrio necessario, tanto da rimanere nella storia del paese come illustre statista e c’è chi, al contrario, sarà ricordato a causa dei propri errori, tornaconti, ruberie. La stragrande maggioranza si colloca in mezzo. La politica affascina, per il potere, per il denaro, per le amicizie.

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POSITIVO E NEGATIVO

positivo negativo: Optimist e pessimista. Confrontando una persona pensiero positivo con un negativo un pensiero

Con questi aggettivi generalmente si attribuisce una valenza ad una caratteristica personale, ma anche ad un fatto, un’esperienza, un’azione, un atteggiamento ecc. La maggior parte di noi fa rientrare nel termine positivo parole come intelligenza, cultura, sensibilità, sanità, onestà, laboriosità, temperamento bonario/pacifismo, generosità, altruismo, amore, speranza, fede; tra le cose negative il corrispondente opposto, ovvero: stupidità, ignoranza, insensibilità, malattia, disonestà, parassitismo, temperamento violento, litigiosità, avarizia, egoismo, odio, disperazione, sfiducia.

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PREGHIERA

preghieraPREGHIERA

E’ inevitabile che il termine evochi ritualità religiose, ma, come già anticipato in altra parte,  l’argomento religione non viene considerato  non perché estraneo all’egoismo, tutt’altro, ma perché ci porterebbe troppo lontano. Lo sfioro solo per esprimere il personale  e volutamente sbrigativo punto di vista. Da buon pragmatico ed in linea con quella che ho definito come la prima legge, cioè l’egoismo, giustifico le religioni unicamente come costruzioni della mente umana elaborate  per darsi risposte o certezze sui tanti perché della vita insomma come  stratagemma per infondersi sicurezza. Ma il mondo trascendentale, peraltro governato da una serie di religioni ed una varietà invidiabile di sette, non è l’unico in cui rifugiarsi; l’uomo, una volta liberatosi dall’infanzia delle favole e delle leggerezze, è stato capace di inventarsi una miriade di stratagemmi, dall’astrologia alla parapsicologia, alla cartomanzia, all’ufologia ecc. Essendo nato in una zona di questa terra non asservita a religioni che si prestino ad interpretazioni massimaliste, ed in linea con il mio credo (ciò che interessa l’uomo nell’arco di tutta la sua esistenza  è il proprio benessere e l’armoniosa coesistenza con gli altri esseri umani) , sono costretto a credere: non arreco problemi a nessuno ed in fondo uno spazio riservato all’interiorità non fa mai male.
Pertanto si affronterà l’argomento con specifico riferimento ai rapporti umani.

Richiamiamo per comodità i possibili tipi di rapporto che possono intercorrere tra due persone: 1) commerciale-professionale; 2) di lavoro; 3) di amicizia; 4) di conoscenza; 5) di amore; 6) di parentela. Nonostante la estrema varietà di approccio che caratterizza tutti i tipi di rapporto è tutt’altro che raro udire frasi del genere: ti/la prego di questo favore (sconto, urgenza di consegna, prestito denaro, rinvio scadenza data, assunzione, concessione permesso, richiesta di compagnia, di amore, di solidarietà, di aiuto vario, di regalo ecc.). Non c’è limite alla fantasia. Così, in relazione all’egoismo ed alla sensibilità del singolo, la preghiera può esternarsi da mai a quotidianamente. C’è chi, come chi scrive è orgoglioso e sensibile, difficilmente si affiderà alla preghiera per ottenere un favore o un aiuto da chicchessia. Per una siffatta persona infatti la preghiera corrisponde già ad un calo di dignità, se poi la risposta attesa fosse negativa a questo si sommerebbe il secondo evento negativo: la prostrazione. Meglio è sperare  intimamente in qualcuno altrettanto sensibile che, percependo l’urgenza e l’importanza della cosa, presti il proprio aiuto anche senza riceverne richiesta.  Detta diversamente, se il destinatario della preghiera è un amico, anche un conoscente o una persona sensibile ed ego1, la preghiera sarà superflua perchè la persona si attiverà (o dovrebbe farlo) comunque. Se invece il destinatario è insensibile o ego2/3 la preghiera risulterà infruttuosa. C’è chi, al contrario, forte del contributo  fondamentale  del proprio ego pratico e della scarsa sensibilità, non si pone mai problema alcuno a chiedere, pregando, di tutto e di più.

E’ evidente che l’egoismo c’entri in ambo i casi, e naturalmente in campo squisitamente religioso.

PROBLEMI

Flickr

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E’ certo che si tratta di un termine tra i più usati ed anche a livello internazionale è più o meno simile (inglese, francese, tedesco, russo ecc.). E’ certo che non esista chi non ne abbia mai avuti o non abbia manifestato di averne; il problema non è correlato all’età, allo strato sociale, alla condizione di salute. E’ stupido, riduttivo ed ignorante l’assunto che i problemi non attengano ai ricchi; se ne parla a sufficienza in altra parte di questo scritto e, comunque, una gamba rotta o l’indifferenza della donna amata può rappresentare un problema sia per il ricco che per il povero.

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RISPETTO

rispetto

Mattia Belletti(Flickr)

E’ auspicabile maggiore  rispetto per il prossimo nel senso più ampio del termine. Il prossimo, in quanto essere umano, ha diritto di avanzare diritti e di pretendere rispetto dagli altri, così come ha il dovere di assolvere doveri e di rispettare gli altri. Se non siamo omofobi, né razzisti, né classisti, il discorso vale a tutti i livelli. Ad esempio avere vicino, conversare, lavorare, giocare con un nero, con un gay, una prostituta, un drogato, un alcolizzato, un rom, e quant’altri ci potrà forse creare problemi estemporanei di adattamento o disagio a causa delle eccessive differenze culturali, di educazione, di modi di pensare, di porsi, perfino di odori forti e poco gradevoli di pelle, di sudore, di sporco, in particolare se il rapporto si consuma in spazi ristretti, ma si tratta pur sempre di problemi sostenibili.

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